La metonìmia (o metonimìa) è una figura retorica che spesso deve essere individuata nei compiti e nelle verifiche di letteratura italiana; e non è certo semplice da trovare! Data anche la sua grande simiglianza con la sineddoche, questa guida vi aiuterà a individuare la metonimia ed evitare errori!
Per iniziare, diamo una definizione di metonìmia: essa è una figura retorica che consiste nella sostituzione di una parola con altra che abbia una relazione logica o materiale con la prima. Vedrai tra poco quale sia la differenza tra metonimia e sineddoche: ora ti spieghiamo al meglio le caratteristiche della stessa metonimia.
Ti abbiamo parlato di relazione logico o materiale. Ecco dunque una serie di casi specifici in cui sarà evidente l’esistenza di una metonimia: – “Udire l’usignolo”: questa è una tipica metonimia, dove è chiara la relazione logica: la causa per l’effetto; nell’esempio, il canto (effetto) per il cantante (l’usignolo) – “Confido nei miei amici”: tale è altra classica metonimia, dove la relazione è nuovamente logica: l’astratto per il concreto; gli amici (concreto) per l’amicizia (astratta)
Altre sono metonimie basate su relazioni materiali: – “Posseggo grandi quantità di ori”: con metonimia materiale, dove ori ha evidente richiamo ai denari (materia per l’oggetto) – “Bere un bicchier d’acqua”: questa è una delle metonimie più ricorrenti tra i professori, in quanto di uso comune. Bicchiere d’acqua sta per l’acqua nel bicchiere: dunque, il contenuto per il contenitore
Detto questo, veniamo al secondo punto focale: la differenza tra metonimia e sineddoche. La differenza sta nella realtà formale propria della relazione: avremo sineddoche quando la relazione che collega i due termini è una relazione quantitativa; metonimia quando è una relazione materiale o logica. Ecco un trucchetto per differenziarle e comprendere al meglio il caso specifico: avrai metonimia in caso di una contiguità spaziale, temporale o causale tra i termini; avrai sineddoche invece se la contiguità sarà semplicemente esprimibile in termini di maggiore o minore estensione.