Pianta succulenta con portamento arbustivo, originaria del Sud Africa. Ha foglie quasi tondeggianti, carnose, di un verde piuttosto scuro. I rami sono grossi, “cicciotti”, di colore grigiastro. Conferiscono alla pianta un aspetto molto particolare, più “vissuto” della sua età effettiva. Gli esemplari più anziani (ma ci vogliono purtroppo diversi anni perché questo accada) acquistano un aspetto quasi statuario, che secondo me rappresenta la principale prerogativa di questa pianta. I fiori appaiono in mazzetti agli apici dei rami, sono simili a piccole stelle (bianco o rosa). La fioritura è invernale.
La Crassula ovata non va confusa con la Portucalaria afra che, benchè simile, appartiene ad una specie diversa. La Portulacaria ha foglie piccole e rami spesso stampalati, e delle periodiche cimature aiutano ad avere una pianta dalla forma equilibrata. La Crassula ha foglie più grandi e ramifica moltissimo formando da sola piante ‘tonde’ ed è la specie più indicata per fare dei bonsai ‘grassi’.
Coltivazione
Zona di riferimento: Italia centrale, Roma. Coltivazione in vaso
Adattissima a un balcone o terrazzo o giardino per veri pigri. Questa pianta, di solito venduta in piccoli esemplari, diventa con l’età sempre meno esigente, e sempre più bella.
Si accontenta di un contenitore relativamente piccolo rispetto alle sue dimensioni. Quella della foto, alta circa 80 cm., con un diametro della chioma di almeno 60 cm., è collocata in un contenitore 50×50 cm., occupato quasi tutto dall’imponente struttura dei fusti principali. Una volta raggiunte queste dimensioni, la pianta diventa davvero molto pesante.
Vuole terriccio drenato benissimo (io ho usato un tipo adatto per piante grasse e tengo il contenitore sollevato da terra con dei piedini), esposizione soleggiata. Le innaffiature sono decisamente parche, così come le concimazioni. In inverno, la pianta è tenuta all’esterno (del resto le sue dimensioni non mi consentono di ricoverarla); in questa stagione la pianta fiorisce, ma non la innaffio mai (basta la pioggia).
Rusticità
Delicata.
Propagazione
Facilissima per talea. A volte nei nodi dei rami si sviluppano delle radichette, pronte ad attecchire non appena un colpo di vento o il gatto di turno farà cadere il rametto in un posto appropriato.
Malattie e parassiti
La grandine può rovinare le foglie, che riportano delle vere e proprie ammaccature. Se viene coltivata in giardino, deve quindi essere protetta con delle reti antigrandine. Alcuni tentativi di attacco da parte della cocciniglia sono stati prontamente risolti con inverventi manuali. Tenere la pianta sempre pulita, anche fra le foglie: l’accumulo di detriti può favorire lo sviluppo di parassiti. Sensibile ai ristagni e agli eccessi di innaffiatura.