Il Cymbidium fu la prima orchidea sfruttata come pianta di interno. Ha la sua origine nelle zone tropicali ed equatoriali del sud-est di Asia ed Australia, ed il suo nome viene dal greco “kumbos”, che significa buco, che si riferiva alla forma presente nel labello alla base del fiore. Sotto questa denominazione si raggruppano oggi più di 50 varietà e migliaia di ibride che comprendono sia fiori di dimensioni “standard” che esemplari “compatti” con fiori più piccoli. Le radici di questa pianta sono di colore bianchiccio, grosse e di tessitura carnosa. I suoi fiori, raggruppati in grappoli, sono i più lunghi di tutte la famiglia delle orchidee, hanno una tessitura cerosa e possono essere di colore bianco, rosa, giallo o malva.
Annualmente il Cimbidio produce numerosi pseudobulbi appiattiti, legati tra loro da corti rizomi carnosi: da ognuno di essi si svilupperanno una decina di lunghe foglie ed un fusto eretto dal quale cresceranno i fiori. Le foglie, di colore verde oscuro, hanno forma di nastro e possono arrivare a misurare mezzo metro! Ma la vera peculiarità di queste piante è che fioriscono in inverno ed hanno una gran resistenza sia dentro casa che in ambienti esterni.
Le spighe fiorali si formano infatti generalmente da settembre a gennaio e possono fiorire, in base all’epoca di formazione, dall’inverno alla primavera. Una volta che la spiga fiorale si è formata non c’è una regola di base che stabilisce il periodo di fioritura poichè ciò dipende molto da pianta a pianta: in alcuni casi la fioritura può avvenire rapidamente, in altri casi, lo sviluppo delle gemme può risultare molto più lento. I Cymbidium amano una luminosità molto intensa e traggono beneficio in posizioni esposte alla luce solare diretta, seppur per breve tempo e non nei periodi di massima intensità. Le radici non tollerano che il substrato rimanga completamente secco troppo a lungo, è buona norma quindi effettuare innaffiature (manualmente o con tubi da giardino) regolarmente.
I Cymbidium crescono al meglio a temperature fresche, intorno ai 15-18 °C, ma sono capaci di adattarsi anche a temperature molto superiori, anche oltre i 30 gradi, purché venga assicurata una buona umidità ambientale e una buona ventilazione. Nei climi miti è possibile coltivare queste piante all’aperto in una posizione ben riparata (es un gazebo). Durante la fase di maturazione dei boccioli fino all’apertura di quest’ultimo è molto importante che le temperature notturne non superino 10 o 12 gradi in quanto temperature più alte potrebbero comportare la caduta dei boccioli. Il terreno ideale per questa specie è un substrato formato da terriccio, torba di sfagno e corteccia di pino o di abete; se non si ha la possibilità di comporre tale tipologia di substrato si potrà tranquillamente rinvasare con i classici substrati per orchidee già pronti e venduti in piccoli sacchetti. I Cymbidium sono piante che non amano essere rinvasate spesso, per cui sarebbe bene rinvasare ogni due tre anni. I fiori sono molto duraturi, tanto che, recisi, possono durare anche più di quaranta giorni. I colori variano dal verde pallido al fucsia intenso passando attraverso tutte le sfumature del giallo e del rosa, e non è raro trovare esemplari con più colori mescolati assieme in un unico fiore.