Qualunque sia il tipo di cucina che si possiede, solo facendone un uso corretto e competente se ne potranno trarre i risultati più soddisfacenti, consentendo di realizzare al contempo un buon risparmio energetico; un’attenta manutenzione, inoltre, ne garantirà la perfetta efficienza per molti anni.
Cucine a gas
Le cucine a gas producono un calore diretto e regolabile all’istante. La maggioranza dei modelli è fornita di quattro fornelli, di cui uno piccolo e uno grande.
Ricordare che la fiamma non deve mai oltrepassare il fondo del recipiente: una fiamma troppo alta non serve, infatti, per fare bollire più in fretta il contenuto, ma in compenso fa annerire il fondo del recipiente e, sé il tegame contiene olio, per esempio per friggere qualcosa, si rischia che prenda fuoco.
Pulire regolarmente gli ugelli dei bruciatori con una spazzola a setole rigide; togliere subito con una spugna umida quanto è traboccato sul piano di cottura per evitare che, bruciando, tonni delle incrostazioni difficilissime da eliminare.
A meno che sia del tipo autopulente, il forno va pulito con regolarità, onde evitare che tale operazione diventi un’impresa faticosissima. Se il forno è dotato di uno sportello in vetro, pulirlo, usando una spugna
umida, con bicarbonato di sodio o con una soluzione concentrata di sapone liquido e acqua calda, oppure con un po’ di aceto caldo, sciacquando poi con cura.
Per regolare il flusso del gas o per riparare un guasto in una cucina a gas, non si deve mai intervenire di persona, ma rivolgersi al servizio assistenza della ditta produttrice; anche l’installazione di una nuova cucina va fatta da personale specializzato.
Cucine elettriche
Le piastre di una cucina elettrica si riscaldano e si raffreddano assai più lentamente dei fornelli a gas e ciò rende più difìicile la regolazione della temperatura. Per contenere entro limiti accettabili il notevole (e dispendioso) consumo di energia che queste cucine comportano, è consigliabile spegnere le piastre in anticipo e sfruttarne il calore residuo per terminare la cottura, cosi come è opportuno, per risparmiare tempo, accendere la piastra mentre si sta ancora preparando il cibo, in modo che sia già calda al momento opportuno.
Gli elementi riscaldanti (piastre, elementi tubolari del forno), che sono costituiti da resistori, vanno sostituiti non appena danno segni di usura e, in genere, è possibile reperire presso i negozi di elettrodomestici gli elementi di ricambio: attenzione, però, che le dimensioni e la potenza siano adeguate, cioè identiche a quelle del pezzo da sostituire.
Volendo sostituire una piastra, aprire anzitutto l’interruttore generale e il dispositivo di sicurezza che protegge il circuito di forza cui è collegata abitualmente la cucina, e togliere la spina di questa dalla presa. Sollevare il piano portante della cucina e svitare le viti della scatola che copre i morsetti di collegamento tra piastra e cavo di alimentazione. Con un cacciavite o una piccola chiave a tubo svitare i morsetti; allentare e togliere anche i dadi che tengono fissata la staffa di supporto della piastra. Sollevare e rimuovere la piastra stessa, indi montare il nuovo elemento ripetendo in senso inverso le operazioni descritte.
Gli elementi riscaldanti del forno sono protetti (tranne il grill) da appositi pannelli e, non essendo facilmente accessibili, è bene farli sostituire da un tecnico.
Cucine a legna
Oggi sono usate quasi esclusivamente per la seconda casa, di montagna in particolare, e alcuni modelli sono predisposti in modo da fornire acqua calda anche per l’impianto di riscaldamento, mediante il collegamento di appositi tubi a termosifoni.
Per un corretto funzionamento, e per evitare che il fumo invada la casa, i coperchi della piastra e lo sportello del focolare devono essere chiusi; inoltre, tanto il condotto, o tubo, che convoglia i prodotti della combustione nella canna fumaria, quanto la canna fumaria stessa vanno puliti con regolarità: una volta al mese il primo (consultare il libretto di istruzioni), una volta all’anno la seconda.
La quantità di calore che la stufa cede all’ambiente può essere regolata, oltre che con la durata della combustione, anche variando opportunamente la quantità d’aria che viene introdotta nel focolare, con l’ausilio di un’apposita valvola installata lungo il condotto di sfogo. Per la frequenza con cui va aggiunta altra legna e per la pulizia del focolare, seguire le indicazioni della ditta produttrice.
Pulire regolarmente con una spazzola di ferro la piastra e con una spugna umida la superficie smaltata della stufa; per la pulizia del forno, seguire le indicazioni riportate sopra per le cucine a gas.