La dama si gioca su una scacchiera quadrata suddivisa in 64 quadretti, a colori alterni chiari e scuri. Ciascun giocatore ha 12 pedine — dischetti rotondi — di colore contrastante, solitamente bianche e nere, o bianche e rosse. I giocatori siedono uno di fronte all’altro con la scacchiera in mezzo e ciascuno di essi ha alla sua sinistra il lato della scacchiera che inizia con un quadretto bianco. Ogni giocatore mette le sue pedine sui quadretti scuri delle prime tre file più vicine a lui. Le due file centrali restano libere. Scopo del gioco è di catturare tutte le pedine avversarie odi immobilizzarle.
Il bianco muove per primo; le mosse si possono effettuare solo sui quadretti scuri, quindi le pedine muovono solo in avanti e diagonalmente. La pedina che finisce per occupare un quadretto adiacente a una pedina avversaria dietro la quale c’è un quadretto libero, può catturare la pedina avversaria saltandola. La pedina catturata viene tolta dalla scacchiera. Se si presenta una sequenza di pedine alternate a quadretti liberi, in una sola mossa si possono catturare più pedine avversarie.
Se un giocatore, pur potendolo fare, non cattura una pedina avversaria, o perché non se ne accorge o per non metterne in pericolo altre, il suo avversario sarà autorizzato a “soffiare” la pedina che doveva eseguire la cattura e toglierla dalla scacchiera.
Questa regola tuttavia è stata negli ultimi anni sostituita con la nonna che prevede un avvertimento rivolto a chi dovrebbe fare una cattura: in questo caso, il giocatore avvisato è costretto a mangiare la pedina avversaria. Se un giocatore può nel suo turno eseguire con una pedina la cattura di diverse pedine avversarie, è suo diritto scegliere quale pedina “mangiare”.
La pedina che raggiunge l’ultima fila di quadretti del campo avversario diventa “dama” e viene incoronata con la sovrapposizione di un’altra pedina del suo-stesso colore. La dama può muoversi in tutte le direzioni, avanti e indietro, e non è costretta alla cattura.
Il gioco termina quando le pedine di un giocatore sono state tutte catturate e tolte dalla scacchiera, oppure quando quelle che gli sono rimaste sono state immobilizzate, pena la cattura. Quando nessuno dei due giocatori può più mangiare o muovere, per esempio quando ciascun giocatore è rimasto con una sola pedina, la partita è patta.
Queste regole si riferiscono alla dama italiana, ma esistono numerose varianti del gioco.
La dama è un gioco antico, collegato agli SCACCHI, e pare sia nato nel sud della Francia intorno all’anno Mille. Le regole con cui si gioca oggi alla dama internazionale sarebbero state inventate da un ufficiale francese nel 1723.
Dama cinese
Questo gioco sarebbe stato inventato in America verso la fine dell’Ottocento (1870-1880), ma si diffuse successivamente anche in Cina, dove è conosciuto come Xiaoxing Tiaoqi.
È un gioco praticabile da due fino a sei giocatori, ciascuno dei quali ha a disposizione delle biglie colorate, o in alcuni casi dei cavicchi, che vanno sistemati su un tavoliere a forma di stella. Scopo del gioco è portare per primi tutte le proprie biglie dal triangolo di partenza al triangolo opposto.
Ciascun giocatore ha a disposizione biglie di un unico colore; se i giocatori sono due, ciascuno mette in gioco 15 biglie, se sono tre o piú di tre, ciascuno mette in campo 10 biglie.
Si muove a turno. Si può muovere una sola biglia per volta e solo nel buco vuoto più vicino, a meno che sia possibile saltare: se un’altra biglia occupa il buco adiacente, la biglia che esegue la mossa può saltarla, purché il buco immediatamente successivo sia libero.
Si possono cosi eseguire anche salti multipli, sia saltando proprie biglie, sia saltando biglie avversarie, purché siano tutte debitamente intervallate. Sia la mossa, sia il salto semplice, sia il salto multiplo possono avvenire in qualsiasi direzione. Le biglie saltate restano in gioco, al loro posto.