Genere: Iris
Specie: germanica, hollandica etc etc
Varietà: ‘Sky & Sun’, ‘Gaelic Jig’, ‘Costa Rica’, ‘Fogbound’ e molte altre
Nome comune: “giaggiolo”
Il nome del genere deriva dalla parola greca “Iris” che significa arcobaleno.
Coltivazione
Le esigenze colturali variano in base alla specie, di norma però non sono troppo complicate da mantenere. Gli iris bulbosi originari dell’Europa, vegetano su qualunque tipo di suolo, talvolta anche arido, preferendo terreni soffici, sciolti, ben drenati e fertili. Esposizione in pieno sole.
Le specie esotiche o rizomatose sono invece sensibili al gelo, richiedono luoghi ombrosi, terreno di medio impasto, fresco, vicino a bacini d’acqua, cure particolari, con un periodo di assoluto riposo vegetativo, dalla fine della fioritura, per ottenere buone fioriture nella stagione successiva. Gli Iris rizomatosi vengono coltivati dunque come piante ornamentali presso stagni o laghetti artificiali.
Le specie nane sia rizomatose che bulbose vengono utilizzate per bordure o per decorare roccaglie.
Vanno trattate con poco concime in autunno ed in primavera (con pochissimo azoto in primavera, poichè inbisce la fioritura). Bisognerebbe aspettare il secondo anno prima di diserbare la pianta che non ha fiorito.
Gli Iris bicapitata non tradiscono: fioriscono sempre e a lungo (qualche mese). I miei prosperano magnificamente sul bordo di un muro a secco con terreno argilloso e asciutto.
Rusticità
Variabile in base alla specie. Gli Iris più rustici sono l’Iris pseudacorus, specie spontanea, chiamato volgarmente anche “acoro adulterino” o “acoro falso”, diffuso nei fossi, canali e zone paludose dell’Italia settentrionale: ha un rizoma carnoso e ramificato, da cui si origina un fusto eretto alto 40-100 cm, cilindrico e compresso.
Propagazione
La moltiplicazione agamica avviene per le specie rizomatose in estate (per divisione dei rizomi), quando la pianta è in riposo. Spesso le divisioni non fioriscono la primavera successiva (dipende dalle dimensioni dei “pezzi”), ma quella dopo ancora.
Per le specie bulbose, invece, si piantano in autunno i bulbetti che crescono attorno al bulbo principale. In alternativa si possono utilizzare i bulbi tolti dal terreno dopo la fioritura e ricoverati in locale idoneo.
Si ricorre alla semina per ottenere ibridi o nuove varietà.
Malattie e parassiti
Quelle rizomatose sono le più sensibili alle malattie, in particolare al mosaico dell’Arabis e al mosaico del cetriolo. Una volta colpite, non c’è più niente da fare. Bisognava prevenire. Il marciume dei rizomi può invece essere vinto.