Originaria come tante altre belle piante delle zone calde dell’America meridionale, Lantana sellowiana è un arbusto piccolo, che si presta benissimo alla coltivazione in vaso. Il portamento naturale la induce a mantenere un aspetto basso, quasi modesto. In realtà, una o meglio più piante, magari messe vicine in una vasca tonda, come nel caso illustrato, lasciando i rami liberi di ricadere ed espandersi, creano un effetto davvero spettacolare, grazie alla fioritura che si protrae dall’inizio dell’estate fino all’inizio dell’inverno, (non è indispensabile eliminare i fiori appassiti; le vecchie corolle cadono da sole, evitando che la pianta assuma un aspetto disordinato).
Le foglie sono piccole, appuntite, devono avere una sorta di peluria perchè al tatto si presentano di consistenza cartacea, quasi urticanti. I fiori sono raccolti in infiorescenze e hanno colore rosa lilla. Con l’arrivo del freddo vero la pianta perde le foglie e sembrerà allora poco più di un ammasso di stecchi, rigidi come sono i suoi rami. Io la lascio così fino a che le temperature non cominciano a rialzarsi e dai rami ancora infreddoliti comincia ad intravedersi un accenno di gemma. Allora taglio via i rami secchi: mi accorgo che sono tali perchè si spezzano facilmente e dentro sono ormai completamente cavi. Quando l’interno del rametto appare verde, vuol dire che lì c’è ancora vita e – a meno che non sia necessario dare alla pianta una certa forma – a quel punto mi fermo. Dopo un pò il ciclo vegetativo ricomincia. Immagino comunque che a nord di Roma la pianta debba essere riparata in qualche modo, d’inverno. La pianta resiste piuttosto bene alle carenze idriche (non prolungate) e al gran caldo, poche altre piante ci riescono altrettanto bene e questa è una qualità importante per un terrazzo soleggiato.
Ha anche un’altra qualità: attira le farfalle, ma proprio in gran numero, soprattutto se la pianta è grande e i fiori sono numerosi. La mia L. sellowiana non ha mai prodotti frutticini scuri e tondi dopo la fioritura, come fa la L. camara.
Rusticità
Semirustica
Propagazione
Riesco a riprodurla per talea; a volte la pianta si è anche propagata autonomamente, una sorta di auto-propaggine.
Malattie e parassiti
a volte viene infestata dalla cociniglia cotonosa