Conosco una tipa che vive in una casa circondata da boschi e uliveti, lontana chilometri da altri esseri umani.
Quando si è trasferita lassù la casa era invasa di spine, rovi e vegetazione barbara.
Invece che comprare un tagliaerbe e provvedere, la tipa ha preso un piccolo gregge di capre, che hanno pazientemente brucato e ripulito tutto.
Ora alcune capre sono in lattazione, e io mi sono ritrovata una bottiglia di latte fresco in regalo.
Che farne?
La marmellata di latte, ad esempio.
L’avevo già fatta qualche tempo fa, col latte di capra anziché il solito vaccino.
Ma stavolta ho usato un procedimento leggermente diverso.
In più, l’ho aromatizzato alla menta: avete mai assaggiato un latte-e-menta spalmabile?
Ingredienti per 2 vasetti
1 litro di latte fresco intero (io di capra, ma va benissimo il latte vaccino)
250 gr di zucchero
mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio
un rametto di menta (piperita, rotundifolia, glaciale… quella che avete)
Preparazione
Versate il latte in una pentola a fondo alto con il rametto di menta e lo zucchero. Accendete la fiamma e portate ad ebollizione, mescolando ogni tanto.
Quando il latte bolle, aggiungete il bicarbonato e combattete con la schiuma che vorrà uscire. Tranquilli: durerà poco.
Quando la schiuma se n’è andata, rimuovete la menta e proseguite la cottura a fiamma bassissima mescolando spesso. Dopo circa un’ora il composto avrà assunto un bel colore nocciola pallido, e una leggera schiuma tenderà a riformarsi.
Quando, mescolando, il fluido velerà il cucchiaio, la marmellata è quasi pronta: potete regolarvi da soli in base alla consistenza che desiderate. Facendola bollire ancora cinque minuti diventerà densa come la nutella, mentre togliendola dal fuoco resterà un po’ più lenta. Io stavolta l’ho lasciata più liquida perché vorrei sfruttarla anche come salsa (per gelato, ricotta, ecc…). Attenzione però a non lasciarla troppo sul fuoco altrimenti non la staccate più dalla pentola: considerate sempre che una volta raffreddata si rassoderà ancora un po’.
Sarebbe bene immergere la pentola nel lavandino con due dita d’acqua fredda prima di invasarla. Si conserva in frigo finché non è finita, cioè per pochi giorni, altrimenti potete sterilizzare i vasi e conservarla come una normale marmellata, ma chi ve lo fa fare? Mangiatela subito.