Famiglia: Sassifragacee
Origine: Caucaso, Armenia
Gli arbusti del genere Philadelphus portano fiori bianchi riuniti in grappoli molto decorativi. Le foglie sono opposte, a margine intero o dentellato. Il genere comprende circa 50 specie, originarie delle regioni temperate dell’emisfero settentrionale. Philadelphus coronarius, detto siringa dei giardini, è il capostipite di numerosi ibridi e cultivar, una novantina dei quali sono comunemente coltivati. L’arbusto ha rami flessuosi, che si piegano verso il basso allorché, all’inizio dell’estate, si coprono di fiori. Questi ultimi possono essere semplici o doppi, sono bianchi, di dimensioni medie e molto profumati. A seconda della cultivar, l’arbusto raggiunge altezze diverse, ma non supera mai i 4 metri.
Coltivazione: potare dopo la fioritura, solo se l’arbusto è diventato troppo ingombrante, tagliando esclusivamente i rami che hanno già portato i fiori.
Esposizione: accetta bene sia la mezz’ombra che il pieno sole.
Riproduzione: la moltiplicazione si ottiene per talee (da tagliarsi in piena estate, dopo la fioritura) oppure per trapianto dei polloni in autunno. La ripresa vegetativa è assicurata e veloce.
Annaffiatura: in generale la siringa dei giardini, nei nostri climi, necessita di Annaffiatura solo in caso di siccità.
Terreno: rustico; la pianta si accontenta di qualsiasi terreno, anche il più ingrato, pietroso o calcareo. Si tratta di un arbusto senza problemi, vigoroso, che emette molti polloni, il che può risultare spiacevole in un giardino molto ordinato.
Nemici: pidocchi neri, che attaccano i germogli teneri a partire da maggio.
Cultivar: “Aureus”, dal fogliame giallo oro intenso, quando è giovane; “S. Virginalis”; “S. Lemoinei” o manto d’ermellino, il più nano (solo m 1, 50) senza profumo; “S. Cymosus” detto bouquet bianco.