Famiglia: Leguminose
Origine: Cina
Il glicine è una delle nostre più belle piante rampicanti, sebbene perda le foglie in autunno. Porta in abbondanza grappoli di fiori profumati in tonalità che cambiano secondo le varietà. Per la Wistaria sinensts sono azzurri o malva, ma in certi casi possono essere porpora, bianchi o rosa (Wistaria floribunda “Alba”, Wistaria sinensis “Black Dragon” ecc.).
Il glicine ha lunghi fusti sarmentosi e foglie composte da cinque paia di foglioline alterne, lanceolate, appuntite e di colore verde pallido che spuntano dopo la fioritura, I fiorì, grandi e spettacolari,sbocciano in grappoli al termine della stagione fredda. In certi casi questi grappoli raggiungono la lunghezza dì un metro, per esempio, nella splendida varietà del glicine giapponese, Wistaria floribunda “Macrobotrys” dai fiori rosso-violacei. Il glicine è adatto per coprire muri, pergolati e inferriate e può decorare grandi balconi e terrazze.
Potatura: per ottenere un buono sviluppo ed orientare la crescita della pianta, potatela tutti gli anni all’inizio dell’inverno. Il principio della potatura è basato sull’eliminazione dei rami vecchi, per favorire il rinnovamento con i fusti giovani nati al piede dello pianta. Sui rami portanti, che si dispongono a spalliera sul supporto previsto, nascono ramificazioni secondarie su cui esplodono i fiori. Queste ramificazioni vanno potate a loro volta lasciando solo 3 getti alla base. Seguendo queste indicazioni, si otterrà un’eccellente fioritura.
Insetti e malattie: i rami portanti possano raggiungere fino a 12 metri di lunghezza. L’arbusto può venire attaccato dai pidocchi e dal ragnetto rosso durante la stagione calda. I pidocchi si combattono con gli insetticidi classici. Contro gli acari sono efficaci i prodotti sistemici.
Esposizione: il glicine esige pieno sole, ma si può piantare anche in mezz’ombra, dato che i rami si dirigeranno sempre verso la luce.
Terreno: un buon terreno profondo, fresco leggero, piuttosto povero di calcare.
Annaffiatura: frequenti, ma moderate. Aumentare durante la stagione calda.
Riproduzione: per margotta, in primavera o estate. Il trapianto sì farà alla fine dell’inverno, marzo aprile.
Comprare la pianta in contenitore, per meglio assicurare la ripresa, che è spesso capricciosa. Al trapianto, soprattutto per le varietà a fiore piccolo, potare corto, Sopprimere i 2/3 dei rami. Mantenere il suolo fresco al piede, soprattutto durante la prima estate dal trapianto. L’arbusto fiorisce soltanto dopo tre o quattro anni.